hiv e non solo

HIV E NON SOLO

Di HIV e altre IST (Infezioni Sessualmente Trasmissibili) oggi se ne parla meno rispetto al passato…ma ciò non significa che queste infezioni siano scomparse, anzi…

C’è sempre chi affronta questo argomento con molta leggerezza e superficialità. Alcuni credono: “a me non può succedere” oppure “butto giù una pastiglietta, metto un po’ di pomata e tutto continua come prima”, ma purtroppo non sempre è così…

Quindi cosa possiamo fare? Non abbiamo più rapporti sessuali? Niente paura, le soluzioni ci sono sempre!

CONOSCERLE E’ IL PRIMO PASSO PER COMBATTERLE

La sessualità è uno degli aspetti più belli e intensi nella vita di ogni persona; esistono tuttavia alcune infezioni correlate di cui non si può ignorare o fingere di ignorare l’esistenza: si tratta delle IST (Infezioni Sessualmente Trasmissibili). Prenderle in considerazione o parlarne può sembrare spiacevole, ma in realtà si tratta di un modo per rispettare sé stessi e gli altri e proteggersi utilizzando opportune precauzioni.

Le IST purtroppo possono riguardare tutti, non sono immediatamente visibili e non guardano in faccia nessuno: non sono infatti legate a particolari persone o categorie di persone, ma solo a determinati comportamenti, in primis sesso (inteso come rapporti orali, genitali e anali) con persone che non si conoscono senza l’utilizzo di metodi di barriera: il preservativo (maschile o femminile) e il Dental Dam.

COME SI TRASMETTONO?

Le IST si trasmettono:
• attraverso qualsiasi tipo di rapporto sessuale non protetto (vaginale, anale, orale ricevuto o praticato);
• con il semplice contatto dei genitali senza protezione, anche se non vi è un rapporto completo;
• con lo scambio e l’utilizzo di strumenti/giocattoli sessuali contaminati;
• per contatto con i liquidi organici infetti (sperma, secrezioni vaginali, saliva);
• attraverso il sangue (contatto con ferite, scambio di siringhe, tatuaggi, piercing);
• per passaggio diretto dalla madre al feto o al neonato durante la gravidanza, il parto o l’allattamento.

COME NON SI TRASMETTONO?
Non si trasmettono con strette di mano, coccole, starnuti, colpi di tosse, utilizzando stoviglie in comune.
SONO PERICOLOSE?
Alcune IST, se trascurate e non curate, possono causare gravi conseguenze, come sterilità o tumori. È importante acquisire i giusti comportamenti preventivi, non fare autodiagnosi, e rivolgersi al proprio medico o a centri specializzati alla comparsa dei primi disturbi. Le IST rendono l’organismo più vulnerabile al passaggio del virus HIV.
QUALI PERSONE VENGONO COLPITI DALLE IST?

Le IST possono colpire CHIUNQUE abbia rapporti sessuali non protetti da mezzi di barriera adeguati (preservativo maschile, preservativo femminile, Dental Dam), indipendentemente dal sesso, dall’età, dall’orientamento sessuale, dal paese di provenienza.

COME SI PREVENGONO?

Le IST purtroppo possono riguardare tutti, non sono immediatamente visibili e non guardano in faccia nessuno: non sono infatti legate a particolari persone o categorie di persone, ma solo a determinati comportamenti, in primis sesso (inteso come rapporti orali, genitali e anali) con persone che non si conoscono senza l’utilizzo di metodi di barriera: il preservativo (maschile o femminile) e il Dental Dam. Questi  dispositivi, se integri e utilizzati in modo corretto,  assicurano una valida protezione verso la maggior parte delle IST.

IMPORTANTE! Al costituirsi di una nuova coppia, nel caso di scelta di un metodo anticoncezionale diverso dal preservativo, è opportuno che entrambi i membri della coppia effettuino i test per le principali IST (HIV, epatiti, sifilide). Tali esami possono essere effettuati gratuitamente presso l’Ambulatorio Malattie a Trasmissione Sessuale.

UN’OTTIMA IDEA: NON FARTI TROVARE IMPREPARATO O IMPREPARATA: PORTA SEMPRE UN PRESERVATIVO CON TE!

-Attenzione: l’assunzione di alcol e droghe riduce la percezione del rischio e induce a non praticare sesso sicuro

METODI DI BARRIERA: COME UTILIZZARLI

  • I metodi di barriera sono monouso, per cui non devono essere usati con partner diversi
  • Leggere attentamente le istruzioni se si usano per la prima volta.
  • Per indossarli ci vuole dimestichezza ed è necessario fare un po’ di pratica prima di usarli durante un rapporto sessuale. 
  • L’efficacia dei metodi di  barriera, dipende dall’uso corretto e dalla qualità del materiale con cui sono fatti, che deve garantire dal rischio di rottura. Per questo motivo è meglio acquistare prodotti a marchio CE. Devono essere integri e indossati dall’inizio alla fine del rapporto per assicurare una protezione completa contro alcune infezioni e una buona protezione per altre.
  • Devono essere adeguatamente conservati lontano da fonti di luce  e calore, tenuti  al riparo da chiavi od oggetti taglienti e maneggiati attentamente per non danneggiarli con le unghie.
  • Controllare sempre la data di scadenza. 
  • Con metodi di barriera in lattice utilizzare solo lubrificanti a base di acqua; i lubrificanti oleosi ne causano la rottura: non usare neppure olio di vaselina, olio da massaggi, olio per l’idratazione del corpo o oli alimentari.
COME FACCIO A SAPERE SE HO CONTRATTO UNA IST?
Le IST si contraggono solo se vi sono stati dei contatti sessuali non protetti. Generalmente si manifestano nella zona genitale ma, a seconda del tipo di infezione e del contatto sessuale avuto, questi segni e sintomi possono comparire a livello della bocca, dell’ano, della pelle; in altri casi i sintomi possono essere di carattere generale. Se c’è anche solo il dubbio di avere contratto un’infezione è importante rivolgersi al medico di medicina generale, o ai medici di un Ambulatorio per le Malattie a Trasmissione Sessuale (MTS), o a medici specialisti in queste problematiche.
DUBBI, DOMANDE, RIFLESSIONI... SCRIVICI!
Ti sono rimasti dei dubbi o domande su quello che hai letto? Hai qualche riflessione da condividere con noi? Scrivici ti risponderemo il più presto possibile

LE PRINCIPALI INFEZIONI SESSUALMENTE TRASMESSE (IST)

 

GONORREA

Da cosa è causata?
La gonorrea è causata da un batterio che si chiama Neisseria gonorrhoeae.

Come si trasmette?
È un’infezione si può trasmettere con tutti i tipi di rapporto  (vaginale, anale ed orale), se non si utilizzano i metodi di barriera adeguati.

Come si manifesta?
L’infezione può localizzarsi a livello dell’uretra, della cervice uterina, del canale anale e della faringe.
Nell’uomo generalmente si manifesta con una secrezione anomala accompagnata da bruciore ad urinare.
Nella donna i sintomi sono spesso assenti e, se presenti, sono caratterizzati da secrezioni vaginali o dolore durante il rapporto.
Sia nei maschi che nelle femmine l’infezione a livello anale si può manifestare con secrezione anomala, mentre l’infezione a livello della faringe è quasi sempre senza sintomi.

Dopo quanto tempo compaiono i segni o sintomi?
Compaiono mediamente dopo 5-7  giorni dal contagio, anche se può passare un periodo più lungo.

Si guarisce?
E’ possibile guarire assumendo una terapia antibiotica specifica.
La terapia va noltre estesa anche ai contatti sessuali degli ultimi due mesi dalla comparsa dei sintomi.

E’ importante astenersi dall’attività sessuale fino a guarigione.

Come si previene?
Il preservativo maschile, il preservativo femminile e il dental dam sono efficaci nella prevenzione del contagio.

SIFILIDE

Da cosa è causata?
La sifilide è causata da un batterio che si chiama Treponema pallidum

Come si trasmette?
E’ un’infezione trasmessa in tutti i tipi di rapporto (vaginale, anale ed orale)

Come si manifesta?
Si manifesta inizialmente con una o più ulcere cutanee/mucose a livello dei genitali, della regione anale o del cavo orale (Fase Primaria).
Successivamente possono comparire eruzioni cutanee diffuse più frequentemente al tronco e ai palmi delle mani (Fase Secondaria).
Queste prime fasi possono passare inosservate e, se l’infezione non viene trattata, dopo anni può interessare organi interni, ad esempio il sistema nervoso centrale e il cuore (Fase Terziaria).

Dopo quanto tempo compaiono i segni o sintomi?
La manifestazione della fase primaria compare mediamente dopo 20 giorni dal contagio e perdura per 3-6 settimane. Se non trattata, al regredire della lesione primaria, o anche settimane dopo, compare la manifestazione cutanea secondaria. La fase terziaria si può manifestare a distanza di anni.

Si guarisce?
Una terapia antibiotica adeguata permette di controllare l’infezione, salvo nel caso in cui i danni agli organi causati dalla fase terziaria siano già presenti. Nel caso venga diagnosticata la sifilide, il trattamento va esteso ai contatti sessuali degli ultimi tre mesi dalla comparsa dei primi sintomi. È importante astenersi dall’attività sessuale fino a guarigione.

Come si previene?
Il preservativo maschile, il preservativo femminile e il dental dam riducono sensibilmente la possibilità di trasmissione dell’infezione, ma non la evitano completamente.

INFEZIONE DA CLAMIDIA

Da cosa è causata?
L’infezione è causata da un batterio che si chiama Chlamydia trachomatis.

Come si trasmette?
L’infezione può essere trasmessa in tutti i tipi di rapporto (vaginale, anale ed orale), se non si utilizza il metodo di barriera adeguato.

Come si manifesta?
L’infezione può localizzarsi a livello dell’uretra maschile e femminile, della vagina, della cervice uterina, del canale anale e della faringe.
Nell’uomo si manifesta con secrezione e bruciore ad urinare. Spesso i sintomi possono essere molto lievi o assenti.
Nella donna i sintomi sono quasi sempre assenti, talvolta può presentare una secrezione vaginale.
L’infezione del canale anale, sia maschile che femminile, si manifesta con secrezioni.
L’infezione a livello della faringe nella maggior parte dei casi non dà sintomi.

Dopo quanto tempo compaiono i segni o i sintomi?
Se compaiono, questo avviene dopo 7-21 giorni dal contagio.

Si guarisce?
E’ possibile guarire assumendo una specifica terapia antibiotica.
La terapia va inoltre estesa anche ai contatti sessuali degli ultimi due mesi dalla comparsa dei sintomi.
E’ importante astenersi dall’attività sessuale fino a guarigione.

Come si previene?
Il preservativo maschile, il preservativo femminile e il dental dam sono efficaci nella prevenzione del contagio.

Infezione da HIV

Da cosa è causata?
E’ un infezione causata dal Virus dell’Immunodeficienza Umana.

Come si trasmette?
Questo virus si trova nei liquidi biologici come: secrezioni vaginali, liquido pre-eiaculatorio, liquido spermatico, sangue e latte materno.
Durante l’attività sessuale si trasmette quando le mucose genitali, anali, orali vengono a contatto con questi liquidi infetti.

Come non si trasmette?
Il virus non si trasmette con strette di mano, baci, saliva, morsi, graffi, tosse, lacrime, sudore, muco, urina, feci, punture d’insetti, e uso in comune di asciugamani, lenzuola, vestiti, bicchieri, posate, piatti e bagni.
Il virus non si trasmette frequentando palestre, piscine, docce, saune, bagni pubblici, scuole, asili, luoghi di lavoro, ristoranti, bar, cinema, locali pubblici e mezzi di trasporto.

Come si manifesta?
Il virus tende a distruggere il sistema immunitario dell’organismo. L’infezione può rimanere silente per molti anni e manifestarsi con segni e sintomi collegati alla perdita delle difese immunitarie.

Dopo quanto tempo compaiono i segni o i sintomi?
Possono comparire anche dopo molti anni dal contagio.

Si guarisce?
Non esistono cure che possano eliminare il virus. L’infezione è cronica, ma se controllata con la terapia, consente di avere un’aspettativa di vita paragonabile a quella delle persone senza infezione e di non trasmettere il virus. Da ciò l’importanza di effettuare regolarmente il test per l’HIV, in quanto prima si inizia con la terapia, maggiore è l’aspettativa di vita.

Come si previene?
Non esistono categorie a rischio ma solo comportamenti a rischio per acquisire l’infezione.
Il preservativo maschile, il preservativo femminile e il dental dam sono efficaci nella prevenzione del contagio.
Il coito interrotto non protegge dall’HIV, nemmeno lavande vaginali post-rapporto, pillola, diaframma, spirale etc..

 Ministero della Salute

 Lega Italiana per la Lotta contro l’AIDS.

 TeachAIDS

Epatite A (HAV)

Cos’è?
È malattia infettiva acuta che colpisce il fegato, causata dal virus HAV.

Come si trasmette?
L’HAV si trasmette per via oro-fecale. Il soggetto infetto elimina il virus attraverso le feci già 7-14 giorni prima dell’esordio dei sintomi. Il soggetto sano si infetta:
– per contatto diretto con persone infette;
– attraverso il consumo di acqua o di cibi contaminati dal virus (crudi o non cotti a sufficienza);
– attraverso rapporti sessuali di tipo anale o oro-anale.

Come si manifesta?
Si presenta in genere con sintomi poco specifici come inappetenza, malessere generale, febbre, nausea. Talvolta compare l’ittero, colorito giallognolo della pelle, delle sclere – la parte bianca dell’occhio – e delle mucose. I sintomi durano dalle 2 alle 10 settimane. Qualche volta può essere asintomatica. Non va mai incontro a cronicizzazione.

Dopo quanto tempo compaiono i segni e i sintomi?
I sintomi compaiono dopo 15-45 giorni dal contagio.

Si guarisce?
La malattia ha generalmente un’evoluzione benigna e conferisce immunità permanente. Può presentarsi in maniera severa nei soggetti sopra i 50 anni e nei soggetti con sistema immunitario compromesso.

Come si previene?
– Usare misure di protezione, quali condom e dental dam, e una scrupolosa igiene delle mani durante e dopo i rapporti sessuali;
– lavare le mani dopo aver usato il bagno, prima di mangiare e durante la manipolazione di cibi e bevande;
– non consumare frutti di mare crudi;
– lavare accuratamente le verdure prima di consumarle; lavare e sbucciare la frutta;
– il vaccino rappresenta la misura più efficace di prevenzione contro l’epatite A. La protezione si raggiunge dopo 14-21 giorni dalla prima dose. Una seconda dose a distanza di 6-12 mesi dalla prima prolunga l’efficacia protettiva per un periodo di circa 20 anni. In caso di avvenuta esposizione al virus, il vaccino è in grado di ridurre la probabilità di malattia se effettuato entro 8 giorni dall’esposizione.

In Regione Lombardia, i soggetti a rischio di trasmissione di epatite A per via sessuale possono richiedere gratuitamente la vaccinazione anti HAV.

Epatite B (HBV)

Cos’è?
È una malattia contagiosa che colpisce il fegato, causata dal virus HBV.

Come si trasmette?
Il virus HBV si trova nel sangue e altri liquidi organici, in particolare nelle secrezioni genitali. La trasmissione avviene con il rapporto sessuale (vaginale, anale, oro-genitale) non protetto o per contatto della cute lesionata con sangue infetto (anche in piccole quantità). Ciò si può verificare mediante lo scambio di siringhe o altri strumenti utilizzati per la preparazione e somministrazione di sostanze stupefacenti o l’utilizzo di strumenti (ad esempio per la pratica di tatuaggi e piercing) non adeguatamente sterilizzati.

Come si manifesta?
L’infezione acuta può essere asintomatica o si può manifestare con sintomi poco specifici stanchezza, inappetenza, malessere generale, febbre, nausea. Talvolta compare l’ittero; (colorazione gialla della pelle, delle mucose e delle sclere – la parte bianca dell’occhio – ). In circa il 5% dei casi può divenire cronica con rischio di evoluzione in cirrosi epatica e tumore del fegato.

Dopo quanto tempo compaiono i segni e i sintomi?
I sintomi compaiono dopo 45 – 180 giorni dal contagio.

Si guarisce?
La maggioranza dei pazienti con epatite B guarisce entro 6 mesi senza conseguenze. Questa forma prende il nome di epatite B acuta. La malattia conferisce un’immunità permanente. In circa il 5% dei casi può divenire cronica con rischio di evoluzione in cirrosi epatica e tumore del fegato.

Come si previene?
La trasmissione sessuale si previene con l’utilizzo del preservativo (maschile o femminile) o dental dam . La trasmissione per contatto con sangue infetto, si previene evitando lo scambio di siringhe o altra strumentazione utilizzata dai soggetti che usano sostanze stupefacenti e assicurandosi che gli strumenti utilizzati per tatuaggi/ piercing siano accuratamente sterilizzati. Inoltre è buona norma evitare l’uso in comune di oggetti quali rasoi, forbicine, spazzolini da denti, ecc.
La vaccinazione dell’epatite B è compreso nelle vaccinazioni obbligatorie e il vaccino è somministrato al terzo mese di vita, a partire dal 1991.

Epatite C (HCV)

Cos’è?
È una malattia contagiosa che colpisce il fegato, causata dal virus HCV.

Come si trasmette?
L’infezione si contrae per contatto diretto con il sangue di una persona infetta.
La trasmissione per via sessuale è meno frequente dell’epatite B, mentre la trasmissione più frequente è attraverso il sangue nello scambio di lamette, spazzolini, taglia unghie, siringhe endovenose e intramuscolari. Sono a rischio i rapporti anali.

Come si manifesta?
Molte persone non manifestano alcun sintomo, né durante la fase acuta che durante quella cronica.  Per questo motivo l’epatite C può persistere per anni o decenni prima che venga diagnosticata. Una volta manifesti, i sintomi comprendono affaticamento, dolore alle articolazioni, prurito, dolori muscolari. Talvolta compare l’ittero (colorazione gialla della pelle, delle mucose e delle sclere – la parte bianca dell’occhio -).

Dopo quanto tempo compaiono i segni e i sintomi?
L’incubazione dura da 14 giorni a 6 mesi, ma l’80% dei pazienti non manifesta alcun sintomo in questa prima fase.

Si guarisce?
Il 15-40% delle persone infette è in grado di combattere l’infezione nelle primissime fasi della malattia (fase acuta ), generalmente entro 6 mesi.
Il 60-85% dei soggetti, invece, sviluppa un’infezione cronica.
L’epatite C una volta avvenuta l’infezione ha una maggiore probabilità di divenire cronica e permanente rispetto all’epatite B con complicanze serie.
Le nuove terapie offrono tassi di risposta estremamente elevati, ovvero un’eradicazione del virus in un’alta percentuale di persone.

Come si previene?
La trasmissione sessuale, sopratutto nei rapporti anali, si previene con l’utilizzo del preservativo. La trasmissione avviene per contatto con sangue infetto e si previene evitando lo scambio di siringhe o altra strumentazione utilizzata dai soggetti che usano sostanze stupefacenti e assicurandosi che gli strumenti utilizzati per tatuaggi/ piercing siano accuratamente sterilizzati. Inoltre è buona norma evitare l’uso in comune di oggetti quali rasoi, forbicine, spazzolini da denti, ecc.
Non esiste un vaccino per l’epatite C.

INFEZIONE DA HPV-CONDILOMI

L’infezione interessa soprattutto  i tessuti della regione genitale, peri-anale e anale ma può localizzarsi anche nel cavo orale e faringe; è causata dal virus HPV di cui si conoscono circa 120 tipi.
Alcuni tipi di virus HPV sono associati a tumori cervicali, anali, del pene e faringei; altri sono responsabili delle manifestazioni chiamate condilomi.
www.osservatorionazionalescreening.it/content/le-100-domande-sullhpv

CONDILOMI

Da cosa sono causati?
I  condilomi o creste di gallo sono causati da un virus che si chiama Papillomavirus (HPV).

Come si trasmette l’infezione da HPV?
Il virus responsabile dei condilomi si trasmette per contatto tra cute/mucose non infette e cute/mucose infette.  Il contagio può avvenire attraverso tutti i tipi di rapporto sessuale, vaginale, anale od orale e attraverso l’uso in comune di alcuni oggetti contaminati.

Come si manifestano?
Circa l’1% di coloro che hanno contratto l’infezione sviluppa delle escrescenze (condilomi) che possono comparire sulla cute o mucosa dei genitali interni ed esterni, della regione perianale/canale anale o del cavo orale. Queste escrescenze hanno una superficie irregolare, possono essere isolate o raggruppate e hanno dimensioni e forme variabili.

Dopo quanto tempo compaiono i segni o sintomi?
Non esiste un periodo di incubazione preciso. I condilomi possono manifestarsi dopo qualche mese o anche dopo anni dal contagio.

Si guarisce?
Dai condilomi si può guarire, a volte spontaneamente a volte con l’utilizzo di trattamenti specifici. In un quarto dei casi possono riformarsi. La maggior parte delle infezioni da HPV è transitoria perché il virus viene eliminato dal sistema immunitario.

Come si prevengono?
Il preservativo maschile, il preservativo femminile e il dental dam offrono una protezione parziale. Un’altra regola di prevenzione è evitare lo scambio di asciugamani o sex-tools.

INFEZIONE DA HERPES GENITALE

Da cosa è causata?
L’infezione è causata da un virus chiamato Herpes simplex.
L’infezione è cronica, se il virus viene contratto rimane nell’organismo tutta la vita e può risvegliarsi periodicamente causando le manifestazioni che la caratterizzano.

Come si trasmette?
La trasmissione avviene per contatto con la cute/mucose non infette  e cute/mucose infette.
Il picco massimo di contagiosità è durante la comparsa delle manifestazioni.
L’infezione può essere trasmessa tramite rapporti sessuali (vaginali, anali e orali) o attraverso lo scambio di oggetti usati per il piacere sessuale.

Come si manifesta?
L’infezione si manifesta con vescicole che compaiono a livello dei genitali o della regione perianale che successivamente si trasformano in ulcere superficiali, accompagnate da dolore  e bruciore locale. In seguito le ulcere evolvono in croste destinate a sparire in pochi giorni.
Essendo un’infezione cronica, le manifestazioni herpetiche si possono ripresentare più volte nel corso della vita.

Dopo quanto tempo compaiono i segni o sintomi?
Possono mediamente comparire dopo 2-14 giorni dal contagio.

Si guarisce?
Non esistono terapie che possano eliminare il virus. L’infezione è cronica. È importante astenersi dall’attività sessuale fino a regressione delle manifestazioni.

Come si previene?
Il preservativo maschile, il preservativo femminile e il  dental dam riducono il rischio di contagio fornendo una protezione parziale.
È importante astenersi dall’attività sessuale fino a guarigione.

INFEZIONE CUTANEA DA MOLLUSCO CONTAGIOSO

Da cosa è causata?
Questa infezione è causata dal virus del Mollusco contagioso.

Come si trasmette?
L’infezione si trasmette per contatto diretto con le lesioni, quindi anche attraverso i contatti sessuali, oppure attraverso l’utilizzo in comune di asciugamani.

Come si manifesta?
Si manifesta con piccole papule che hanno un’infossatura al centro. Generalmente compaiono sulla pelle, in particolare a livello del tratto addominale inferiore, pube, genitali, o radice delle cosce e, a volte, sulle mucose.

Dopo quanto tempo compaiono i segni o sintomi?
Compaiono dopo 7-180 giorni.

Si guarisce?
Le manifestazioni non provocano alcun disturbo, ma è indicata la rimozione per evitare l’estensione in altre parti del corpo e il contagio di altre persone.

Come si previene?
Il preservativo maschile, il preservativo femminile e il dental dam forniscono scarsa protezione . Evitare l’utilizzo di asciugamani in comune ed evitare di sedersi nudi in luoghi quali piscine, saune, spogliatoi.
Rivolgersi al medico alla comparsa dei sintomi per prevenire il contagio di altre parti del corpo e di altre persone.

PEDICULOSI DEL PUBE

Da cosa è causata?
La pediculosi del pube è un’infestazione cutanea causata da un insetto parassita dell’uomo chiamato Phthirus pubis (comunemente chiamato piattola). Generalmente si localizza tra i peli pubici o perianali, ma può colonizzare anche le altre aree pilifere del corpo.

Come si trasmette?
La trasmissione avviene per contatto intimo o per contatto con biancheria , vestiti, lenzuola o asciugamani infestati.

Come si manifesta?
L’unico sintomo è il prurito, conseguente alla puntura del parassita. Se si osserva bene la zona interessata possono essere visti i parassiti, le uova che depongono e i piccolissimi residui scuri costituiti dalle loro feci.

Dopo quanto compaiono i segni o sintomi?
Compaiono dopo circa 15 giorni.

Si guarisce?
È possibile guarire rasando la zona infestata e applicando specifiche lozioni.  Oltre al trattamento della zona contaminata vanno lavati ad alte temperature lenzuola, salviette, vestiti, biancheria e tutto ciò che può essere stato infestato dal parassita.

Come si previene?
Il preservativo maschile, il preservativo femminile e il dental dam non  forniscono protezione. Evitare di utilizzare biancheria o vestiti altrui.

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SMS: SESSO MOLTO SICURO

Non esistono categorie a rischio ma solo comportamenti a rischio. Semplici regole di prevenzione aiutano a stare al sicuro.

COSA SIGNIFICA SMS?

Sesso Molto Sicuro significa adottare comportamenti che tutelano la nostra salute e quella dagli altri.
È bene sapere che: 

  • Avere rapporti con molteplici partner aumenta il rischio di contrarre un’infezione sessualmente trasmessa. 
  • Per ogni tipo di rapporto sessuale (vaginale, anale od orale) esiste un metodo di barriera adatto (preservativo maschile o femminile, dental dam).
  • È importante fare con regolarità i test per le IST.
  • In caso di presenza di sintomi non bisogna MAI fare autodiagnosi. Rivolgersi al medico se si ha il dubbio di aver contratto una IST o in caso di rapporti a rischio.
  • In caso di diagnosi di IST è necessario adottare tutte le precauzioni consigliate dal medico per evitare di contagiare altre persone ed informare i precedenti partner.
  • Le informazioni sulle IST vanno ricercate solo su siti web attendibili. Preferire siti istituzionali oppure contattare telefonicamente i servizi specializzati a dare informazioni a riguardo.

… è inoltre buona norma:

  • Adottare una quotidiana igiene intima, ricordandosi che alcuni germi possono passare da una zona all’altra del nostro corpo: lavare prima i genitali e poi la zona anale.
  • Non utilizzare asciugamani e salviette in comune.
  • Non utilizzare spazzolini da denti in comune. Non utilizzare oggetti taglienti come rasoi, forbicine per le unghie e altri strumenti per la cura della persona in comune.
  • Non sedersi nudi in luoghi come piscine, saune etc…
COME POSSO STARE AL SICURO?

L’unica protezione valida durante qualsiasi tipo di rapporto è l’utilizzo di metodi di barriera. I metodi di barriera  sono diversificati per ogni tipo di rapporto (vaginale, anale od orale).
Rapporto orale. Il rapporto orale è a tutti gli effetti un rapporto sessuale. Le principali infezioni che si possono contrarre con un rapporto sessuale orale attivo o passivo sono: sifilide, gonorrea, chlamydia, infezione da HPV, herpes simplex. Anche l’HIV ed i virus epatitici sono trasmissibili con i rapporti orali. L’uso di colluttori e i risciacqui post rapporto NON PREVENGONO la trasmissione di queste infezioni. L’unico metodo di prevenzione è l’utilizzo del profilattico o del dental dam.

Rapporto anale. Il rapporto anale è a maggior rischio perché la mucosa anale è molto fragile. In questa pratica si possono creare delle ferite e microlesioni che potrebbero aumentare la possibilità di contrarre una IST. Il rischio di contrarre infezioni è maggiore con il rapporto anale passivo in quanto la mucosa anale è facilmente lesionabile. È importantissimo proteggere tutti i rapporti anali se non si conosce il proprio stato di salute e quello del partner. 

Rapporto vaginale. Durante i rapporti vaginali la donna, a causa della conformazione fisica, risulta essere più a rischio di contrarre infezioni. Avere rapporti durante il periodo mestruale espone ad un rischio maggiore di trasmissione di infezioni da HIV e virus epatici. 

Preservativo maschile

L’utilizzo del preservativo è alla base di un’attività sessuale sicura ed è indice di responsabilità nei confronti di se stessi e del partner.
Il preservativo deve essere il socio più fedele nel sesso e nell’amore, senza rinunciare al piacere.

Il preservativo maschile è una guaina da indossare sul pene. Può essere in materiali diversi (es: lattice, poliuretano), forme e dimensioni diverse. La vasta scelta permette di valutare quale sia il più adatto, il più comodo da indossare ed il materiale più idoneo. Nelle pratiche sessuali è un ottimo metodo di barriera per le IST durante i rapporti di tipo vaginale, anale od orale.
Il preservativo maschile va infilato sul pene già in erezione con l’anello rivolto all’esterno. Bisogna stringere con le dita il piccolo serbatoio che si trova all’estremità, in modo da far uscire l’aria che potrebbe togliere sensibilità e causare rotture, e poi srotolare il preservativo lungo l’asta. Finito il rapporto, con il pene ancora in erezione, togliere il preservativo tenendolo saldamente alla base per evitare fuoriuscite di sperma.
Preservativo femminile

L’utilizzo del preservativo è alla base di un’attività sessuale sicura ed è indice di responsabilità nei confronti di se stessi e del partner. Il preservativo deve essere il socio più fedele nel sesso e nell’amore, senza rinunciare al piacere.

Il preservativo femminile è un guaina, generalmente in poliuretano, da inserire in vagina prima di un rapporto sessuale. Nelle pratiche sessuali è un ottimo metodo di barriera per le IST durante i rapporti di tipo vaginale, anale.
Il modello più diffuso presenta due anelli flessibili alle estremità. Un anello, più piccolo ed interno, serve a posizionare il preservativo nel canale vaginale mentre l’altro, il più grande, resta all’esterno e protegge anche i genitali esterni dalle IST che si trasmettono per contatto.
Per indossarlo è necessario premere l’anello interno con il pollice e l’indice; con l’altra mano aprire l’imbocco della vagina e inserirlo aiutandosi con un dito. Prima di sfilare il preservativo stringere e girare su se stesso l’anello esterno per evitare la fuoriuscita dello sperma.
Questo preservativo può essere inserito nel canale anale e utilizzato anche in questo tipo di rapporto.
Dental Dam

Il Dental Dam o Diga Dentale o Dam è un fazzolettino sottilissimo in lattice o in materiale latex free. Nelle pratiche sessuali è un ottimo metodo di barriera per le IST per evitare il contatto diretto della bocca con i genitali femminili (cunnilingus) o con la zona peri-anale/anale (anilingus).

Per un corretto utilizzo:

Prima di utilizzarlo controllare che sia perfettamente integro e non presenti fori. Basta metterlo in controluce. Il dental dam va appoggiato sui genitali esterni femminili o sulla regione anale.

Va usato sempre dallo stesso lato e nella stessa zona del corpo (per esempio non va spostato dall’ano ai genitali esterni femminili o viceversa) poiché si rischia di trasferire i germi da una parte all’altra e sviluppare infezioni.
Questo metodo di barriera è monouso, non deve essere usato con partner diversi.

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FEMMINE E MASCHI

Le infezioni sessualmente trasmesse non fanno differenze di genere. Colpiscono sia maschi che femmine.

PERCHE' GLI ADOLESCENTI SONO PIU' A RISCHIO?

Le IST(Infezioni Sessualmente Trasmesse) si stanno facendo sempre più larga strada tra i giovanissimi e vari motivi rendono gli adolescenti più vulnerabili:

• L’apparato genitale dei giovani è ancora immaturo e quindi più recettivo ai microrganismi patogeni

• Le infezioni nei giovani ricorrono frequentemente in modo asintomatico. L’essere inconsapevoli di avere un’infezione facilita la trasmissione al/alla partner e rende più vulnerabile all’acquisizione di altre IST.

• La precocità dell’inizio dell’attività sessuale: prima inizia più aumenta il rischio  di contrarre una  IST.

• Il cambio frequente dei/delle partner espone a rischio maggiore di IST

• Scarse e/o errate informazioni sulle IST e sulla loro prevenzione

Non utilizzo o utilizzo non corretto del preservativo  e di altri metodi meccanici di barriera

• L’ utilizzo di droghe e alcol aumenta il rischio di avere rapporti non protetti perché interferisce sulla capacità di decidere in modo consapevole

• L’imbarazzo a rivolgersi ai servizi sanitari e la difficoltà all’esecuzione di accertamenti  per i minorenni non accompagnati dai genitori

Note importanti

Il preservativo è l’unico metodo per proteggersi dalle infezioni. La pillola, diaframma, spirale e gli altri metodi contraccettivi prevengono le gravidanza, ma non le infezioni.

PERCHE' LE FEMMINE SONO A RISCHIO?

Le IST (Infezioni Sessualmente Trasmesse) colpiscono sia le femmine che i maschi. 

 

Il rischio di malattie a trasmissione sessuale nelle femmine aumenta perché:
  • Le donne hanno una conformazione fisica che facilita l’ingresso dei microrganismi.
  • Nelle donne giovani i tessuti che formano l’apparato genitale sono ancora immaturi e quindi più esposti all’attacco dei germi.
  • Nelle donne i sintomi di una IST a volte sono difficili da riconoscere e la diagnosi viene fatta tardivamente, quando sono presenti complicanze quali la malattia infiammatoria pelvica, sterilità etc.
  • Durante le mestruazioni, le donne sono maggiormente esposte alle infezioni, soprattutto nei confronti del virus HIV e virus epatici
  • La difficoltà delle donne a chiedere al partner di utilizzare il preservativo e la scarsa conoscenza della possibilità di utilizzare il preservativo femminile come alternativa.
FEMMINE: CONOSCI IL TUO CORPO?

L’apparato genitale femminile è formato da organi esterni e organi interni.

 

Gli organi esterni nel loro insieme vengono chiamati vulva e sono visibili. La vulva è una struttura complessa, costituita da varie parti: il monte di venere, le grandi labbra, le piccole labbra, il clitoride, il meato uretrale.

Gli organi interni si trovano nel bacino, non sono visibili e sono:  vagina, utero, tube di falloppio e ovaie.

 

Gli organi esterni nel loro insieme vengono chiamati vulva e sono visibili. La vulva è una struttura complessa, costituita da varie parti. Dall’esterno verso l’interno troviamo:
  • Il Monte di Venere: è un cuscinetto di grasso sopra il pube ed è la zona ove crescono i peli a partire dalla pubertà.
  • Le grandi labbra: sono pieghe della pelle ricoperte esternamente da peli
  • Le piccole labbra sono pieghe della mucosa della vulva che si trovano tre le grandi labbra.
All’interno delle piccole labbra  si trovano:
  • Il clitoride: un piccolo organo ricco di nervi e vasi sanguigni che lo rendono molto sensibile,
  • Il meato uretrale: una piccola fessura dalla quale fuoriesce l’urina.
  • L’imene: una sottile membrana che chiude in modo incompleto l’ingresso della vagina ed è presente nella donna che non ha avuto rapporti sessuali completi.

Gli organi interni, collocati all’interno del bacino, comprendono:

  • La vagina: è il canale che collega la vulva all’utero, è formato da una mucosa che riveste uno strato di muscoli. La mucosa risulta  un po’ irregolare, presenta molte pieghe che permettono alla vagina di cambiare dimensioni sia in larghezza che in lunghezza. La vagina è quindi flessibile, si estende durante il rapporto sessuale per contenere il pene o in gravidanza durante il parto per permettere il passaggio del bambino.
  • Il collo dell’utero (o cervice uterina): collega la vagina all’utero. Il collo dell’utero presenta una piccola fessura,  attraverso la quale defluisce il sangue mestruale verso la vagina e sempre attraverso questa fessura gli spermatozoi possono risalire e fecondare l’ovocita per dare inizio alla gravidanza. Durante il parto questa piccola apertura si allarga per far passare il bambino.
  • Il corpo dell’utero: è un organo che accoglie il feto durante la gravidanza. Internamente è rivestito da una mucosa chiamata endometrio che si rinnova ad ogni ciclo mestruale generando il sangue che defluisce verso la vagina.
  • Le tube di Falloppio: sono due tubicini che collegano l’utero alle ovaie. In questa sede avviene la fecondazione dell’ovocita da parte dello spermatozoo.
  • Le ovaie: sono due ghiandole che producono le cellule sessuali femminili (ovociti) e gli ormoni sessuali.  Sono di fondamentale importanza per il ciclo mestruale.
  • Muscoli del pavimento pelvico: sono i muscoli che circondano la vagina, l’uretra e l’ano. Questi muscoli se rilassati rendono più piacevole il rapporto sessuale sia per la femmina che per il maschio.
FEMMINE: QUALCHE CONSIGLIO PRATICO

Igiene personale nella femmina

I genitali esterni vanno lavati quotidianamente.

È preferibile usare sempre saponi non aggressivi per evitare irritazioni e, se la pelle è molto secca, è meglio usare prodotti oleosi. Evitare l’utilizzo di lavande interne. Lavaggi eccessivi possono eliminare i preziosi microrganismi presenti nel nostro corpo che ci aiutano nella lotta contro microrganismi dannosi alla salute.

Bisogna ricordarsi di lavare prima i genitali e dopo la regione anale. Così facendo si evita la contaminazione dei genitali con i batteri provenienti dall’ano.

Anche la zona anale va accuratamente lavata quotidianamente e dopo ogni defecazione.

E’ anche molto importante evitare di utilizzare slip  in materiale sintetico che potrebbero dare irritazioni od allergie genitali, così come indumenti troppo stretti che, a lungo andare, potrebbero dare problemi. Ricordarsi che anche i materiali utilizzati per colorare la biancheria possono provocare allergie e irritazioni. Gli indumenti intimi da privilegiare sono in cotone bianco.

E’ meglio evitare l’uso continuativo di salva slip e assorbenti igienici interni.

Evitare di sedersi nudi in luoghi ad uso pubblico (panche nelle piscine, docce, bagni etc)  ed evitare l’uso in comune di asciugamani e altri oggetti per l’igiene personale.

PERCHE' I MASCHI SONO A RISCHIO?

Le IST (Infezioni Sessualmente Trasmesse) colpiscono sia i maschi che le femmine.

I fattori che influiscono sull’aumento dei rischi di contrarre una IST nell’uomo sono soprattutto legati alle abitudini sessuali. L’esordio dell’attività sessuale precoce, la molteplicità dei/delle partner sessuali e la “ non voglia” di utilizzare il preservativo con regolarità li espongono a maggior rischio.

MASCHI: CONOSCI IL TUO CORPO?

L’apparato genitale maschile è costituito da:

strutture esterne: il pene e i testicoli, rivestiti da pelle, chiamata scroto 

strutture interne:  vescicole seminaliprostata 

  • Il pene è un organo con funzioni complesse. Le dimensioni variano da una persona all’altra e non sono proporzionali alla statura o alle dimensioni del corpo né le sue caratteristiche incidono sulla virilità.
  • I testicoli sono due ghiandole situate sotto il pene e contenuti in una “tasca” detta scroto. Svolgono una funzione riproduttiva (producono le cellule sessuali maschili, dette spermatozoi) e una funzione ormonale (producono gli ormoni maschili che contribuiscono ad attivare le funzioni sessuali).
  • Le vescicole seminali e la prostata  producono il liquido che serve agli spermatozoi per rimanere vitali e mobili.

Gli spermatozoi, prodotti nei testicoli, risalgono i dotti deferenti, passano poi nei condotti eiaculatori, e si dirigono verso il pene da cui fuoriescono attraverso un canale, che lo percorre per intero, detto uretra, il cui sbocco esterno si chiama meato uretrale. Dall’uretra esce anche l’urina che arriva dalla vescica ma il liquido seminale e l’urina non si mescolano.

MASCHI: QUALCHE CONSIGLIO PRATICO

Igiene personale nel maschio

I genitali esterni vanno lavati quotidianamente, in modo  particolare il glande sul quale si accumula una sostanza chiamata smegma che, se non rimossa con la detersione, può facilitare infiammazioni ed infezioni.

Va ricordato di lavare prima i genitali e dopo la regione anale. Così facendo si evita la contaminazione dei genitali con i batteri provenienti dall’ano.

Anche la zona anale va accuratamente lavata quotidianamente e anche dopo ogni defecazione.

Meglio utilizzare saponi non aggressivi per evitare irritazioni. Se la pelle è molto secca, è meglio usare prodotti oleosi.

E’ anche molto importante evitare di utilizzare slip o boxer in materiale sintetico che potrebbero dare irritazioni od allergie, così come indumenti troppo stretti che, a lungo andare, potrebbero dare problemi ai testicoli. Ricordarsi che anche i materiali utilizzati per colorare la biancheria possono provocare allergie e irritazioni. Gli indumenti intimi da privilegiare sono in cotone bianco.

Evitare di sedersi nudi in luoghi ad uso pubblico (panche nelle piscine, docce, bagni etc)  ed evitare l’uso in comune di asciugamani e atri oggetti per l’ igiene personale.

Autopalpazione dei testicoli

Conoscere il proprio corpo e capire come cambia nel tempo è importante. Anche i testicoli vanno controllati periodicamente (almeno una volta al mese):

Può essere utile fare un bagno o una doccia con acqua calda, così da rilassare lo scroto.

Guardarsi allo specchio stando in piedi così da verificare se vi sono cambiamenti visibili dello scroto

Palpare delicatamente i testicoli con le mani tenendo il pollice anteriormente, il medio e l’indice infero-posteriormente. Normalmente un testicolo è lievemente più grande dell’altro.

Durante la palpazione, procedendo dall’alto in basso, a livello supero-latero-posteriore si nota una lieve sporgenza per ogni testicolo che è l’epididimo, una struttura morbida dalla forma tubulare.

Fare scorrere delicatamente i testicoli tra le mani, dall’alto verso il basso, anche con lievi movimenti rotatori in modo da percepire la superficie dei testicoli che normalmente si presentano di forma ovale, uniformemente lisci e di consistenza un po’ elastica. Cercare anche di capire se vi siano gonfiori, noduli  o indurimenti non presenti prima o se la palpazione provoca dolore anche esercitando una modesta pressione.

Se si riscontra qualcosa di diverso non bisogna allarmarsi, conviene parlare con medico per ricevere spiegazioni e consigli.

(Per saperne di più guarda questo video, tratto da: http://www.amicoandrologo.it/web/it/ )

Fimosi

La fimosi è un restringimento dell’orifizio prepuziale che non permette di scoprire il glande: in questo caso non si riesce a detergere adeguatamente il glande con conseguente accumulo di smegma, cioè secrezioni ghiandolari commiste a cellule di sfaldamento del glande e prepuzio; tutto ciò può favorire infiammazioni ed infezioni. La fimosi può provocare dolore  soprattutto quando il pene è in erezione o quando si urina. Vi è quindi la necessità di parlare con il medico di fiducia per valutare quali provvedimenti attuare. A volte si deve procedere con la circoncisione, che è un piccolo intervento durante il quale viene asportata la pelle del prepuzio ed il glande rimane scoperto.

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COSA FACCIO? DOVE VADO?

Scopri quali sono i centri per le IST.

QUANDO ANDARE?

Chi ha una vita sessuale attiva deve essere consapevole dell’esistenza di infezioni che possono essere trasmesse sessualmente.

Sono da considerare a rischio tutti i contatti e rapporti sessuali ( vaginali, anali, orali) ove non sia stata utilizzata una barriera di protezione adeguata.

Sottoponiti al test HIV e per altre IST se:

  • si hanno rapporti non protetti
  • si è rotto il preservativo durante un rapporto sessuale
  • viene riscontrata una qualsiasi IST
  • si cambia spesso partner
  • si sta iniziando una nuova frequentazione stabile
  • al partner è stata diagnosticata una IST
  • non sono mai stati fatti questi test

Se si sospetta di aver contratto una IST, o se a un partner è stata diagnosticata una IST è importante rivolgersi subito al medico.

La diagnosi e il trattamento precoci sono importanti, non solo per alleviare i sintomi, ma soprattutto per prevenire le possibili complicanze e per evitare la trasmissione ad altre persone.

I sintomi che possono essere associati a una IST sono:

• perdita di liquido anomalo dal pene, dalla vagina o dall’ano

• dolori e bruciori ad urinare

• gonfiori, verruche,  vescicole, ulcere, rossori o prurito nella regione genitale o anale

• ingrandimento dei linfonodi dell’inguine

DOVE ANDARE?

L’Ambulatorio per le Malattie Trasmissibili Sessualmente (MTS), dell’Azienda Socio-Sanitaria Territoriale Spedali Civili di Brescia, che si occupa soprattutto della prevenzione delle IST. Il servizio è rivolto a tutte le persone, italiane e straniere, che vogliono informarsi, che intendono eseguire test sierologici, o che presentino sintomatologia sospetta per una IST.

Si trova a Brescia, in viale del Piave 40 – tel. 030/3333456

Per esami ematici: 

Lunedì e mercoledì dalle ore 8.30 alle ore 12.00, martedì dalle ore 13.30 alle ore 16.00 e dalle ore 16.30 alle ore 19.00, giovedì dalle ore 13.30 alle ore 16.00, venerdì dalle ore 8.30 alle ore 10.30 (si può fare una colazione o pranzo leggeri)

Per visite mediche: 

Lunedì e mercoledì dalle ore 8.30 alle ore 12.00, martedì e giovedì dalle ore 13.30 alle ore 16.00 e venerdì dalle ore 8.30 alle ore 10.30

L’accesso è diretto senza prenotazione e senza l’impegnativa del Medico di Medicina Generale

Le prestazioni offerte sono gratuite

Quali prestazioni offre?

  • Test sierologici per la ricerca della infezione da HIV, sifilide e virus epatici
  • Informazioni specifiche in caso di comportamenti sessuali a rischio e sulla modalità di trasmissione e prevenzione delle infezioni a trasmissione sessuale
  • Visita medica in caso di sospetta infezione sessualmente trasmessa
  • Consulenza telefonica

 

NUMERI DI TELEFONO UTILI

Telefono Verde Aids dell’Istituto Superiore di Sanità: 800 861 061 attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 13.00 alle ore 18.00

Ambulatorio MTS ASST Spedali Civili di Brescia: tel. 030 3333456 attivo dal lunedì al venerdì.

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