
Le conseguenze dell’Alcol
La popolarità e le tradizioni che accompagnano i prodotti alcolici hanno fatto sì che, col tempo, li percepissimo come “familiari” e “innocui”…ma è davvero così?
Quali sono gli effetti dell'alcol?
Quando parliamo di alcol possiamo distinguere effetti immediati e a lungo termine. Subito dopo l’assunzione, l’alcol viene in parte assorbito dallo stomaco ed in parte dall’intestino. L’alcol assimilato in questo modo, trasportato dal sangue, passa al fegato, organo deputato al suo smaltimento. Tuttavia, finché il fegato non ha completato questa operazione, l’alcol continua a circolare diffondendosi in tutti gli organi, e la velocità con cui questo accade è molto variabile da individuo a individuo.
Effetti immediati
Gli effetti dell’alcol sono dose-correlati, ovvero collegati alla dose assunta. Inizialmente l’alcol provoca una sensazione di ebbrezza e leggerezza, aumento della loquacità e perdita dei freni inibitori. A quantità crescenti di alcol corrispondono invece effetti come nausea, perdita di equilibrio, confusione, riduzione della visione laterale, difficoltà motorie.
L’assunzione di quantità eccessive può portare al coma e alla morte; questo perché l’alcol è una sostanza tossica, che arriva ad agire a livello intracellulare, provocando la distruzione stessa delle cellule, con danni irreversibili. Basti pensare che si è calcolato che un’ubriacatura causerebbe la perdita di circa 100.000 neuroni.
Effetti a lungo termine
Nel lungo termine possiamo osservare che l’organismo “si adatta” alla presenza dell’alcol e che l’ebbrezza viene raggiunta solo con l’assunzione di dosi sempre più elevate. Questo fenomeno è detto tolleranza e rende l’alcol assimilabile, di fatto, a quelle che definiamo “droghe”, poiché genera assuefazione e sintomi d’astinenza ogniqualvolta che gli effetti della sostanza (che, a questo punto, vengono detti “intossicazione”) si attenuano.
Che differenza c'è tra uso, abuso e dipendenza?
Per “USO” si intendono comportamenti che vanno dall’utilizzo occasionale sino all’abitudine e, addirittura, all’intossicazione.
Per “intossicazione” si indica una modificazione psicologica o del comportamento (ad esempio litigiosità, labilità d’umore, deficit cognitivi, difetto delle capacità critiche, compromissione del funzionamento lavorativo), dovuta all’effetto della sostanza, sul sistema nervoso centrale.
Con il termine “ABUSO” si indica una modalità patologica di uso di una sostanza che porta, in un periodo di 12 mesi, a menomazione o a disagio clinicamente significativi:
- incapacità ad adempiere ai principali compiti connessi con il ruolo sul lavoro, a scuola, a casa;
- uso di alcol in condizioni fisicamente rischiose;
- ricorrenti problemi legali correlati all’uso di alcol;
- problemi sociali o interpersonali.
“DIPENDENZA” identifica una modalità patologica di utilizzo di una sostanza con precise caratteristiche cliniche:
1) Astinenza: alla sospensione d’uso d’alcol corrisponde la comparsa di una specifica sintomatologia;
2) Tolleranza: la sostanza viene assunta in modo continuativo e costante, tale che l’effetto che provocava all’inizio viene lentamente ad attenuarsi, incentivando un’assunzione ancora più massiccia;
3) Perdita di controllo;
4) Craving: desiderio e ricerca compulsiva della sostanza;
5) Cambiamento di stile di vita e di pensiero;
6) Danno fisico, psichico, sociale
Si dice che…
La birra fa meno male della vodka? L’alcol fa ingrassare? Se reggo l’alcol è perché sono più forte degli altri? A volte pensiamo di avere le risposte a tutte queste domande, ma la realtà potrebbe sorprenderci…
Bere alcol fa sentire meno nervosi e ansiosi!
FALSO!
L’azione euforizzante e disinibente dell’alcol dura molto poco: con l’uso prolungato nel tempo e con l’assunzione di dosi via via più elevate, in relazione all’instaurarsi della tolleranza, può farci sentire ancora più ansiosi e depressi, inoltre altera il comportamento, ci rende più suscettibili ed irritabili, compromettendo, di fatto, le nostre relazioni sociali.
Solo i “duri” reggono l'alcol
FALSO!
A volte si dice che una persona “regge l’alcol” per indicare qualcuno che, nonostante le dosi alcoliche assunte, sembra non mostrare segni di ubriacatura o malessere. In realtà “reggere l’alcol” significa averne assunto in quantità e frequenza talmente alte da sviluppare una vera e propria tolleranza nei confronti di questa sostanza.
L'alcol protegge dal freddo
FALSO!
L’alcol fa sì che i vasi della cute si dilatino e questo procura una sensazione di calore momentanea ma ingannevole, poiché determina anche una maggiore velocità di dispersione del calore corporeo che raffredda ulteriormente il corpo.
Bere alcol aiuta a dormire meglio
FALSO!
Bere alcol prima di andare a letto compromette la qualità del nostro sonno, rendendolo frammentato, disturbato e…rischiando di farci russare in modo imbarazzante! Questo perché l’uso di alcol induce disidratazione e difficoltà respiratorie, costellando le ore di sonno con ripetuti risvegli e rendendolo, quindi, meno ristoratore!
Se non bevi gli amici ti considerano uno sfigato
FALSO!
I tuoi amici ti rispetteranno se esprimi te stesso onestamente e apertamente, anche senza bere.
La birra fa meno male di alcolici come vodka, gin o whisky
FALSO!
La birra contiene alcol, più precisamente: un boccale di birra contiene LA STESSA quantità di alcol presente in un bicchierino di whisky, vodka o gin.
L'alcol fa ingrassare
VERO!
L’alcol è fonte di calorie, e dunque può fare ingrassare. Ogni grammo di alcol etilico apporta circa 7 Kcal, ossia quasi doppio delle Kcal rispetto alla stessa quantità di proteine e carboidrati (4 kcal), e quasi uguale a quello dei grassi (9 kcal). Si tratta di calorie “vuote”, perché prive di qualsiasi nutriente utile per l’organismo. Di esse bisogna quindi tener conto, soprattutto quando ci sono problemi di sovrappeso e si segue una dieta dimagrante. Un bicchiere di vino ha le stesse calorie di un cucchiaio di olio. Di seguito riportiamo qualche esempio che può aiutarti a capire meglio quante Kcal si assumono ogni volta che si ingerisce “un bicchierino” (considera che un piatto di pasta al pomodoro contiene circa 300 Kcal).
L'alcol è un problema minore rispetto alle droghe
FALSO!
Il consumo di alcol rappresenta in Italia un problema di salute pubblica molto rilevante. I problemi correlati all’uso eccessivo di questa sostanza sono diventati un fenomeno sociale decisamente importante: si pensi solo al grandissimo numero di incidenti stradali correlabili all’alcol o alle numerosissime patologie ad esso legate che affliggono moltissime persone. Come se tutto ciò non bastasse, proprio la scarsissima percezione sociale della sua pericolosità, fa dell’alcol un pesante fattore di rischio per la salute degli italiani a tutte le età.
Come dire di no
Può succedere che il gruppo inciti o insista a bere alcolici, e spesso risulta difficile non farsi influenzare dalle persone che frequentiamo, ma ci sono dei modi semplici ed efficaci per dire di no senza “compromettere” le nostre amicizie.
Pur avendo delle caratteristiche che li rendono estremamente nocivi per il nostro organismo, gli alcolici sono connotati culturalmente e socialmente in modo tale che vengono associati in modo quasi (o del tutto) automatico a situazioni di convivialità, di ritrovo, di festa. Questo rende molto difficile evitare situazioni in cui l’alcol sia presente, o nelle quali venga offerto. In queste circostanze però, ciò che fa la differenza è la nostra capacità assertiva, che ci permette di imparare a dire di no, sostenere e restare sulle nostre posizioni in modo costruttivo. Programmi psico-comportamentali molto consolidati (Botwin, 1982, 1984, 1990) ci vengono incontro suggerendoci delle strategie per dire di no, su cui possiamo esercitarci nel quotidiano per poi riprodurle nei momenti opportuni. Possono sembrare banali, ma allenano la nostra assertività in modo semplice, diretto e con comprovata efficacia:
TECNICA | ESEMPIO |
Semplicemente “no” | “No” o “No, grazie” |
Dire il dato di fatto | “No, grazie, non bevo.” |
Dare una motivazione | “No grazie, sono di fretta ora. Devo andare” |
Il grande espediente | “No, grazie, forse più tardi” |
Cambiare argomento | Dire di no ed iniziare a parlare di altro: “No, grazie. Hai visto la partita della scorsa notte?” |
Disco rotto | Ripetere “no” più volte o la modalità di dire “No”, “No, grazie”, “No, non sono interessato” |
Andare via | Dire no ed andar via |
Il trattamento freddo | Ignorare l’altra persona |
Evitare la situazione | Stare lontano da ogni situazione in cui hai più probabilità di ricevere pressioni per bere |
Test yourself!
Valuta il tuo consumo di alcol
CAGE TEST Cliccando sul link potrai valutare con un semplice test se il tuo consumo di alcol ti potrebbe creare problemi.
AUDIT TEST Cliccando qui potrai autosomministrarti il test AUDIT, uno strumento di screening per l’identificazione dei bevitori a rischio sviluppato sotto la guida dell’OMS e composto da 10 item che esplorano, relativamente agli ultimi 12 mesi, il consumo di alcol, le modalità di consumo e i problemi alcol-correlati.
Help Desk
Link, indirizzi e numeri utili per avere informazioni… e non solo!
L’alcol è una sostanza legale, il cui uso non viene punito, tuttavia è importante ricordare che è uno dei più importanti fattori di rischio per la salute. Per avere informazioni sui rischi legati all’uso di alcol o se si ritenesse di avere dei problemi in relazione al suo uso, o si fosse un familiare di una persona con questi problemi ci si può rivolgere ai
Nuclei Operativi Alcologia (NOA) presenti sul territorio dell’ATS di Brescia.
ASST SPEDALI CIVILI
Sede di Brescia Via Gheda, 4 – Brescia – 030/3333520
Sede di Sarezzo – Piazzale Europa, 16 – 030/8915260
ASST GARDA
Sede di Brescia Via Umberto I – Salò – 030/9116780
ASST FRANCIACORTA
Sede di Rovato via Lombardia, 31/a- 030/7103137
Sede di Orzinuovi – viale Marconi, 27, 030/7103174